Spesso gli alimenti sono responsabili di disturbi vari e aspecifici, legati all’accumulo di sostanze non tollerate dall’organismo: tensione addominale, nausea e vomito, gonfiore, diarrea o stitichezza, dispnea, sfoghi dermatologici, cefalea, stanchezza. Tutti questi sintomi appaiono con ritardo rispetto all’assunzione di cibo, rendendo difficoltoso collegare cause ed effetti.

Per ognuno di questi alimenti il test va a quantificare il contenuto di immunoglobuline di classe IgG4, responsabili di intolleranze immunomediate.

Il laboratorio con cui collaboriamo elabora, dopo una decina di giorni lavorativi, una risposta, indicando per ogni alimento il grado di intolleranza (da 0=non intollerante a +++=grado di intolleranza massimo).

In caso di positività, viene allegato un piano alimentare con consigli su eventuali alimenti da eliminare dalla dieta e possibili alimenti da introdurre in sostituzione.

L’eliminazione temporanea dell’alimento che genera intolleranza, e la sua successiva graduale reintroduzione nella dieta quotidiana permette un netto miglioramento della sintomatologia.

E’ un test che permette la valutazione del grado di intolleranza su 70 o 120 alimenti in seguito ad un prelievo capillare di sangue dal dito rapido e indolore.